Giornata Europea dello Sport Scolastico

Venerdì 29 settembre, presso il Campo Comunale Coni di Atletica,circa 500 bambini accompagnati da insegnanti e genitori hanno trascorso una mattinata all’insegna dello sport e del divertimento per la Giornata Europea dello Sport Scolastico 2017.

La giornata, promossa dal Comune di Cagliari  ci ha visti impegnati nell’organizzazione delle attività ludico/sportive.

Il nastro di partenza dei giochi è stato fatto con una parata degli alunni presenti capitanati da due amici speciali  Winnie the Pooh e Kung Fu Panda che insieme ai nostri istruttori hanno sfilato e marciato sulle note di Strauss (marcia di radetzky) per fermarsi davanti alla tribuna centrale e intonare l’inno di Mameli.

Questo il saluto dell’assessore alla Pubblica istruzione, Sport e Politiche giovanili Yuri Marcialis “Quella di oggi è una manifestazione che mette al centro lo sport e il benessere. Grazie alla collaborazione della società che gestisce le mense scolastiche e delle associazioni MSP ITALIA -Comitato Regionale Sardegna e TDM2000, gli scolari passeranno una mattinata all’aria aperta giocando e divertendosi, ma imparando anche a mangiare sano. . .  i genitori e gli insegnanti presenti potranno assaggiare ciò che i loro figli e alunni mangeranno durante l’anno scolastico nella mensa, quali, per esempio, prodotti caseari d’eccellenza sarda e gli sformati di legumi”.

Presente anche il consigliere Filippo Petrucci, Presidente della Commissione Pubblica Istruzione, Sport e Politiche giovanili che ha commentato così : “la giornata di oggi è un’occasione lodevole perché coniuga tre tematiche di primaria importanza: sport, scuola ed educazione alimentare. La giusta prosecuzione del progetto della mensa a “km 0”, avviato già nella passata consiliatura e che, grazie anche all’attività programmata nelle scuole da TDM2000 di educazione allo sport, e ai laboratori che porterà avanti la società che gestisce le mense, permetterà agli scolari di raggiungere una maggiore consapevolezza del proprio benessere, presente e futuro. Ma anche a rispettare il cibo e il lavoro delle persone che lo hanno prodotto”.